C’era molta attesa, nell’ambiente della élite delle arti marziali, per la annunciata serata celebrativa del decennale dell’insegnamento a Caserta del Maestro Danilo Manodoro, 4° dan dell’Aikikai d’Italia e dell’Aikikai di Tokyo. L’attesa non è andata delusa. Il folto pubblico di esperti, appassionati e curiosi che ha affollato il dojo (palestra) di Via degli Antichi Platani ha assistito con attenzione ad una dimostrazione di arti marziali di altissimo livello, che ha catturato gli astanti in un vortice di armoniosa eleganza e di densa spiritualità.
Il commento tecnico è stato di Giuseppe Marro, cintura nera della scuola casertana di Aikido, più noto in città per la sua attività di comunicatore e di sindacalista. Nell’introdurre l’evento, Marro ha ricordato come “l’Aikido sia considerato l’università delle arti marziali, essendo la summa e l’evoluzione degli antichi metodi di combattimento dei samurai di alto lignaggio. Attraverso un intenso lavoro tendente al coordinamento tra mente e corpo – ha continuato il presentatore – il praticante utilizza la padronanza della tecnica per realizzare una condizione interiore che indusse il grande orientalista Pio Filippani Ronconi a definire l’Aikido < zen (meditazione) in movimento>”.
Nel corso della serata, esponenti di altre arti marziali hanno voluto rendere omaggio al Maestro Danilo Manodoro. In particolare il pluricampione del mondo di karate, già capitano della nazionale italiana ed attualmente allenatore della nazionale giovanile, il casertano Lucio Maurino, si è esibito in una impressionante serie di “kata” (forme) ed in un combattimento. Ha suscitato curiosità la dimostrazione di Iaido, l’antica arte di estrazione della spada giapponese, tenuta dal Maestro Luca Ungaro di Roma. Si è passati, dunque, all’Aikido. Il Maestro Danilo Manodoro ha dapprima guidato i suoi allievi in esercizi di respirazione e di concentrazione finalizzati al potenziamento dell’energia vitale (come trasmessi da Ueshiba Sensei per il tramite di Tada Sensei), successivamente i praticanti della scuola casertana, dalle cinture bianche alle cinture nere, si sono esibiti in tecniche via via più complesse, praticando ciascuno al suo livello e secondo le proprie possibilità fisiche. Dagli adolescenti agli anziani, dai principianti agli esperti, gli aikidoka hanno creato un’atmosfera ieratica e allo stesso tempo dinamica che ha letteralmente avvolto gli spettatori. Il gran finale è stato del Maestro Danilo Manodoro, premiato con una targa celebrativa, del quale la maestria e la profonda conoscenza dell’arte non possono essere descritte con le parole.
La serata si è conclusa con le performance di noti artisti, presentati da Tatiana Guadalupo. Lo storico gruppo napoletano degli Argine e il virtuoso batterista Angelo Calabrese si sono esibiti – rispettivamente – in una originalissima miscela di musica acustica, classica, folk, jazz, punk ed in ritmi che hanno ricordato il Taiko (tamburi giapponesi). Estremamente coinvolgente la strepitosa attrice romana Sara Pallini, che ha recitato brani di Henry James e di Pasolini, fornendo un saggio dello spettacolo che terrà al teatro comunale di Caserta i prossimi 26 e 27 aprile.
Fonte Comunicato stampa
31/3/2014 | 17:50
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